Resto convinto che...

Lo so, sono vecchio. E' per questo che resto convinto di alcune cose che - come già accennato nel sottotitolo di questo blog - non vanno certo per la maggiore. E chissenefrega, anzi, meglio!
Resto convinto che:

- siamo l'unico paese al mondo dove, su un treno, un messaggio debba ripetere incessantemente che è vietato scendere mentre il treno è in corsa, ed è vietato, in stazione, scendere dalla parte opposta del marciapiede. Credo che in qualsiasi paese normale del mondo non debba essere necessario dire che è vietato suicidarsi gettandosi dal treno in corsa, o spiaccicarsi sui binari scendendo dove non c'è marciapiede! Credo che nei paesi normali basti affidarsi al buon senso della popolazione. (N.B. Le porte, tra l'altro, non si aprono nè mentre il treno è in corsa, né dalla parte opposta del marciapiede: sarebbe dunque necessaria una volontà di ferro, ed anche una certa forza, per fare ciò che è vietato, visto che si dovrebbero sfondare le porte!) - era meglio quando i temporali e la neve d'inverno, il caldo d'estate, li annunciava Bernacca. Ora li annunciano i bollettini di calamità della Protezione Civile, come se fossero fenomeni impensabili (la neve d'inverno ed il caldo d'estate) e non la norma;
- il lavoro è un diritto, e non qualcosa per cui ringraziare, accendere ceri, accettare prevaricazioni, rinunciare a qualsiasi diritto, eccetera, eccetera, eccetera (ad libitum);
- un libro di carta è un libro di carta... sfogliare un tablet è un'altra cosa;
- vedere un film al cinema non è come vederlo nel salotto di casa. Dal che consegue che al cinema NON dovrebbe essere possibile comportarsi come a casa, ma stare zitti e pensare che con estrema probabilità, al 99% delle persone presenti nella sala il nostro spiritosissimo commento non solo non diverte, ma dà fastidio;
- l'intelligenza umana è una risorsa limitata e finita, mentre la popolazione è in continua espansione.

(to be continued)

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